5/5 Marco Olly O. 3 years ago on Google
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by
Google)
Thanks
to
the
Guadalquivir,
the
only
navigable
river
in
Spain
that
divides
the
city
in
two,
Seville
has
always
been
a
thriving
commercial
center,
so
much
so
that
in
the
fourteenth
century
it
earned
the
nickname
"puerto
y
puerta
de
Indias".
Mythology
has
it
that
Seville
was
founded
by
Hercules
but
in
reality
its
origins
are
due
to
the
Tartesi
and
the
Romans,
who
called
it
Hispalis.
In
712
the
city
was
conquered
by
the
Arabs
and
in
this
period
Isbiliya,
the
Arabic
name
of
Seville,
experienced
its
maximum
splendor
reaching
its
peak
in
the
mid-twelfth
century
when
the
Major
Mosque
and
its
minaret,
the
famous
Giralda,
were
built.
today
a
symbol
of
the
city.
Since
1248,
when
the
Catholic
Ferdinand
III
of
Castile
reconquered
Seville,
the
city
underwent
rapid
transformations:
the
Major
Mosque
was
replaced
with
the
Cathedral
and
the
port,
in
the
14th
century,
obtained
the
monopoly
of
Spanish
trade
with
the
American
continent,
effectively
transforming
Seville
in
one
of
the
richest
and
most
cosmopolitan
cities
in
the
world.
Thanks
to
the
arrival
of
numerous
artists
during
the
Spanish
Golden
Century,
such
as
Zurbaran,
Murillo,
Juan
de
Valdés
Leal,
Juan
Martinez
Montanés
and
Pedro
Roldan,
Seville
experienced
a
great
artistic
and
architectural
development
with
the
construction
of
majestic
Renaissance
and
Baroque
palaces.
Unfortunately,
with
the
plague
epidemic
of
1649
and
the
covering
up
of
the
Guadalquivir
in
1717,
Seville
experienced
a
strong
period
of
decline
that,
with
ups
and
downs,
dragged
on
until
the
twentieth
century.
Before
the
Spanish
Civil
War
Seville
hosted
the
Universal
Exposition
of
1929
and,
on
the
occasion
of
the
5th
Centenary
of
the
Discovery
of
America,
welcomed
millions
of
visitors
for
the
1992
Expo.
For
these
events
Seville
has
undergone
an
important
modernization:
Piazza
di
Spain,
Piazza
dell'America,
the
pavilions
of
the
Maria
Luisa
Park,
a
Tecoological
park
home
to
important
companies,
new
roads,
stations
and
AVE
high-speed
rail
lines
that
connect
it
to
Madrid
in
a
few
hours,
avant-garde
style
buildings
and
eight
bridges
on
the
Guadalquivir,
like
the
bridge
of
the
Alamillo,
symbol
of
modern
Seville.
(Original)
Grazie
al
Guadalquivir,
l’unico
fiume
navigabile
della
Spagna
che
divide
in
due
la
città,
Siviglia
è
sempre
stata
un
fiorente
centro
commerciale
tanto
da
guadagnarsi
nel
XIV
secolo
l’appellativo
di
“puerto
y
puerta
de
Indias”.
La
mitologia
vuole
che
Siviglia
sia
stata
fondata
da
Ercole
ma
in
realtà
le
sue
origini
sono
dovute
ai
Tartesi
e
ai
Romani,
che
la
chiamarono
Hispalis.
Nel
712
la
città
fu
conquistata
dagli
arabi
e
in
questo
periodo
Isbiliya,
il
nome
arabo
di
Siviglia,
ha
conosciuto
il
suo
massimo
splendore
raggiungendo
l’apice
nella
metà
del
secolo
XII
quando
furono
costruiti
la
Moschea
Maggiore
e
il
suo
minareto,
la
famosa
Giralda,
oggi
simbolo
della
città.
Dal
1248,
da
quando
cioè
il
cattolico
Ferdinando
III
di
Castiglia
riconquistò
Siviglia,
la
città
subì
rapide
trasformazioni:
la
Moschea
Maggiore
venne
sostituita
con
la
Cattedrale
e
il
porto,
nel
XIV
secolo,
ottenne
il
monopolio
del
commercio
spagnolo
con
il
continente
americano
trasformando
di
fatto
Siviglia
in
una
delle
città
più
ricche
e
cosmopolite
del
mondo.
Grazie
all’arrivo
di
numerosi
artisti
durante
il
secolo
d’oro
spagnolo,
come
Zurbaran,
Murillo,
Juan
de
Valdés
Leal,
Juan
Martinez
Montanés
e
Pedro
Roldan,
Siviglia
conobbe
un
grande
sviluppo
artistico
e
architettonico
con
la
costruzione
di
maestosi
palazzi
rinascimentali
e
barocchi.
Purtroppo
con
l’epidemia
di
peste
del
1649
e
l’insabbiamento
del
Guadalquivir
nel
1717,
Siviglia
conobbe
un
forte
periodo
di
declino
che,
tra
alti
e
bassi,
si
è
trascinato
fino
al
XX
secolo.
Prima
della
guerra
civile
spagnola
Siviglia
ospitò
l‘Esposizione
Universale
del
1929
e,
in
occasione
del
V
Centenario
della
Scoperta
dell’America,
accolse
milioni
di
visitatori
per
l’Expo
del
1992.
Per
questi
eventi
Siviglia
ha
subito
un’importante
rimodernarizzazione:
Piazza
di
Spagna,
Piazza
dell’America,
i
padiglioni
del
Parco
Maria
Luisa,
un
parco
Tecoologico
sede
di
importanti
aziende,
nuove
strade,
stazioni
e
linee
ferroviare
ad
alta
velocità
AVE
che
la
collegano
a
Madrid
in
poche
ore,
palazzi
in
stile
avanguardista
e
ben
otto
ponti
sul
Guadalquivir,
come
il
ponte
dell’
Alamillo,
simbolo
della
Siviglia
moderna.