2/5 barbara g. 2 years ago on Google
Appena
arrivati
a
Prato
il
primo
locale
dove
abbiamo
bevuto
il
nostro
primo
bicchiere
di
vino
è
stato
proprio
al
Chicco
d'uva
I'
interno
è
veramente
stupendo
,
molto
bello
l'
arredamento
e
i
quadri
immensi
che
occupano
quasi
tutte
le
pareti.
Strani
ma
interessanti
in
un
ristorante,
i
cuscini
sulle
panche.
Abbiamo
chiesto
informazioni
per
il
31
e
il
menù
misto
di
carne
e
pesce
sembrava
interessante
e
così
abbiamo
prenotato.
La
sera
del
31
e
quando
arriviamo
ci
offrono
un
prosecco
di
benvenuto
e
poi
una
bottiglia
di
vino.
La
stanza
a
breve
si
è
affolla
,
forse
un
po'
troppo
considerando
il
periodo
Covid.
Arrivano
gli
antipasti,
nel
mio
piatto
mancava
un
tortino,
la
cameriera
gentilissima
mi
cambia
il
piatto,
ma
al
ritorno
manca
la
polpettine
di
baccalà.
La
cameriera
davvero
molto
dispiaciuta
porta
delle
polpettine
extra.
Ci
portano
il
risotto
con
capesante
e
gamberi,
purtroppo
il
piatto
non
soddisfa
minimamente
le
aspettative,
insipido,
senza
nessun
gusto
di
mare
e
senza
gamberi.
I
Tortelli
sono
buoni
e
poi
arriva
il
secondo
di
pesce,
sinceramente
abbiamo
trovato
l'
insalata
di
frutta
e
verdure
troppo
grossolane
per
essere
apprezzate.
Bocciato
senza
remissione
il
filoncino
di
maiale,
troppo
alto
il
pane
e
troppa
asciutta
la
carne
che
non
aveva
sapore.
La
lenticchia
,
contrariamente
all'
ordine
del
menù,
arriva
prima
del
dolce,
due
fettine
di
zampone
e
un
cucchiaio
di
lenticchia
x
2
persone
.
Il
dolce
e'
esagerato,
come
quantità
e
come
dolcezza,
tutto
troppo
nauseante.
Tirando
le
somme,
direi
che
non
è
stata
un
esperienza
esaltante,
capisco
che
c'era
gente
ma
poteva
esserci
un
po'
di
cura
in
più
anche
negli
impiattamenti.
Dobbiamo
ringraziare
la
cameriera
che
ci
ha
supportato
tutta
la
serata
cercando
di
rimediare
con
la
sua
disponibilità.
1 person found this review helpful 👍