4/5 FRANCESCO DE S. 4 years ago on Google
La
tomba
che
racconta
l’amore
coniugale
Il
più
importante
monumento
della
necropoli
di
Lilibeo
e
al
momento
anche
l’unico
di
questo
tipo
in
Sicilia
per
la
ricchezza
della
decorazione
pittorica
–
fiori
rossi,
melograni,
festoni,
colombe
–
che
ne
riveste
integralmente
le
pareti.
Una
grande
camera
funeraria
ipogea
di
circa
25
metri
quadrati
scavati
nella
roccia,
che
racconta
un
lungo
amore,
giunta
fino
a
noi
dopo
quasi
due
millenni.
La
tomba
più
importante
dell’ipogeo
era
destinata
a
una
donna,
Crispia
Salvia,
come
si
legge
nell’epigrafe
latina
del
II
secolo
dopo
Cristo
incisa
su
una
lastra
di
terracotta
e
inchiodata
alla
parete
sopra
la
sepoltura.
L’iscrizione
riporta
anche
l’età
della
defunta,
il
nome
del
dedicante
(il
maritus),
gli
anni
vissuti
insieme
e
la
formula
conclusiva
libenti
animo.
Dall’iscrizione
si
scopre
che
Crispia
Salvia
visse
più
o
meno
45
anni,
quindici
dei
quali
con
il
marito,
e
che
forse
era
al
suo
secondo
o
terzo
matrimonio.
Apparteneva
a
una
gens
molto
ricca
mentre
il
marito,
Iulius
Demetrius,
poteva
essere
sia
un
personaggio
di
alto
rango
che
un
magistrato.
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