5/5 Nicola T. 8 months ago on Google
NON
VISITABILE
La
torre
del
Gombito
si
trova
nella
parte
alta
della
città
di
Bergamo,
nell'incrocio
tra
la
via
omonima,
via
San
Lorenzo
e
via
Mario
Lupo,
il
quadrivio
più
centrale
e
importante
dell'antica
città.
La
torre
prende
il
nome
dal
latino
compitum,
che
significa
incrocio
o
crocicchio,
nel
dialetto
bergamasco
prende
il
significato
di
gomito,
da
questo
si
desume
che
la
torre
era
punto
d’incrocio
dei
differenti
assi
viari
della
città
del
periodo
romano
il
cardo
e
il
decumano.
Venne
edificata
nel
XII
secolo
ed
è
la
più
alta
della
città,
non
prenderà
mai
il
nome
delle
famiglie
che
nei
diversi
secoli
ne
diventarono
proprietarie.
La
torre
duecentesca,
si
presenta
in
ottime
condizioni,
ha
un'altezza
di
circa
52
metri,
che
all'origine
erano
64
m,
ne
venne
abbattuta
una
parte
nel
XIX
secolo
perché
ritenuta
pericolante.
Costruita
in
blocchi
di
pietra
arenaria,
in
stile
romanico,
formava
un
unico
complesso
con
la
casa
adiacente,
che
presenta
modifiche
gotiche
di
epoca
successiva;
le
due
unità
comunicavano
con
un
unico
accesso,
ora
murato,
che
era
posto
a
otto
metri
di
altezza
dal
suolo[8].
Presenta
pochissime
aperture,
e
fenditure,
caratteristiche
tipiche
delle
costruzioni
difensive
medioevali.
Le
apertura
per
le
attività
commerciali
del
piano
terra
vennero
eseguite
nel
XV
secolo,
mentre
i
due
mensoloni
di
pietra
che
sporgono
sulla
parete
a
ovest
a
sei
metri
di
altezza,
sono
i
resti
di
un
portico
aperto
per
un'ulteriore
bottega,
risulta
infatti
divisa
in
due
proprietari
nel
1555,
da
Paolo
Zoppo,
e
da
Barbara
Albrici.
Quando
la
torre
venne
donata
al
comune
si
trovava
in
una
situazione
di
grande
abbandono,
le
scale,
e
i
pianerottoli
interni
erano
stati
distrutti
durante
i
moti
rivoluzionari,
quando
gli
austriaci
ne
minacciarono
la
distruzione.
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