1/5 Roberto P. 5 months ago on Google
Il
giorno
4
dicembre
2023,
alle
ore
11
a.m,
mi
sono
presentato
al
pronto
soccorso
dell’Ospedale
Uboldo
di
Cernusco
sul
Naviglio,
accusando
sintomi
di
sospetto
infarto
(che
poi
è
risultato
non
esserci
stato).
Dopo
una
breve
attesa,
nell'ambulatorio
situato
subito
dopo
l’ingresso,
a
sinistra,
sono
stato
sottoposto
ad
ECG
da
una
Signora
dall'accento
Rumeno
che,
mentre
collegava
i
cavi,
mi
chiedeva
dove
mi
avessero
installato
il
defibrillatore
che
ho
sul
petto.
Risposta.a
San
Donato.e
lei.
Ma
da
chi?
Risposta.
Dall'équipe
del
Prof.
Pappone.
E
lei
ancora,
ma
da
chi?
Voglio
il
nome
della
persona
che
glielo
ha
messo.
Io:
Non
ricordo
il
nome.
E
lei.
Ah,
è
questo
il
RISPETTO
CHE
AVETE
verso
chi
vi
cura!
Questa
gratuita
affermazione
mi
ha
dato
molto
fastidio.
Redarguito
da
una
Infermiera
che
poneva
domande
a
sproposito,
solo
per
darsi
importanza
da
DOTTORESSA
se
non
da
PROFESSORESSA.
Le
ho
risposto.ma
cosa
dice?
Quale
mancanza
di
rispetto?
Ma
l'episodio
più
grave
doveva
ancora
arrivare.
L'elettrocardiogramma
non
era
risultato
leggibile,
così
che
ero
passato
tra
le
grinfie
di
una
che
credo
si
chiami
Anna.
E'
facilmente
individuabile
perchè,
anche
quando
parla
normalmente,
urla.
Entro
nella
stanza
situata
più
avanti
nel
corridoio,
a
destra.
Di
fianco
al
lettino,
attendo
istruzioni.
L'infermiera,
alzando
la
voce
senza
motivo,
mi
fa.
Forza,
svelto,
salga
sul
lettino,
veloce!
Ed
io.ma
perhè
me
lo
dice
in
modo
tanto
brusco?
Veloce,
non
abbiamo
tempo
da
perdere.
Ma
perchè
ancora
un
ECG?
Perchè
quello
di
prima
non
è
venuto
bene.ma
basta
domande,
stia
zitto,
non
parli,
basta.
Io
sono
rimasto
ammutolito,
con
la
Dottoressa,
seduta
ad
un
tavolino
lì
di
fianco
che
non
si
sognava
nemmeno
di
riprenderla.
Evidentemente
sono
abituate
così,
lo
standard
è
questo.
L'infermiera
aggiungeva
pure.
Certo
che
far
capir
qualcosa
ad
un
uomo,
è
dura!
Sembrava
volesse
fare
la
"simpatica",
ma
non
era
così!
La
Dottoressa
mi
chiede
se
ho
portato
con
me
la
documentazione.
Dico
no,
sono
venuto
per
chiarire
se
avessi
avuto
un
infarto.
Se
non
l'ho
avuto,
…io
sono
già
in
cura
presso
il
Policlinico
San
Donato.
Non
pensavo
di
dover
portare
la
documentazione.
E
lei,
alterata,
alzando
la
voce
(e
te
pareva).
La
documentazione
bisogna
sempre
portarla!
Ed
io.se
ho
un
incidente
stradale,
passo
prima
a
casa
a
prendere
la
documentazione?
Vengo
poi
spostato
in
una
saletta
attigua,
dove
rimarrò
fino
alle
17.30,
sdraiato
su
di
un
lettino,
sotto
le
coperte,
con
i
pantaloni
addosso.
Ad
altri,
venuti
dopo,
verranno
fatti
togliere,
com'è
normale
che
sia.
La
stessa
infermiera
di
prima,
mi
fa
un
prelievo
di
sangue,
quasi
urlando.
Tenga
il
polso
morbido,
FLACCIDO
(non
credo
conosca
il
significato
della
parola).
Quando
torna,
sapendo
di
dover
rimanere
a
letto
monitorato
per
alcune
ore,
le
chiedo
se
posso
fare
una
telefonata
a
mia
moglie.
Risponde
gridando
NO!
La
Dottoressa
ha
già
parlato
con
sua
moglie.
Non
c'è
bisogno
che
la
chiami!
Ed
io,
Ma
cosa
me
ne
frega
del
colloquio
di
mia
moglie
con
la
Dottoressa.
La
voglio
chiamare
per
ingannare
il
tempo.
E
lei:
NO!
Ed
io.
Ma
qui
dentro
siete
tutte
così?
Poi
se
ne
va
imprecando
contro
di
me.
Poco
dopo
la
sento
parlare
con
un
paziente
che
era
stato
dimesso,
urlando
ad
altissima
voce,
per
farsi
sentire
da
tutti.
Sono
stata
molto
contenta
di
averla
avuta
qui,
lei
è
una
persona
gentile
ed
educata,
NON
COME
QUALCUN
ALTRO
QUI
DENTRO!
Alle
17
passate
vengo
dimesso.
Mentre
sto
attraversando
il
corridoio
per
uscire,
vengo
intercettato
da
una
piccoletta
che,
a
mo'
di
poliziotta,
mi
intima:
Lei
dove
va?
Ed
io.a
casa.
Lei.
Ma
lo
sa
che
qui
non
si
può
stare?
Per
andare
a
casa
devo
uscire
dalla
finestra?
A
quel
punto
si
è
accorta
di
aver
"toppato".
2 people found this review helpful 👍