1/5 Mattia C. 1 year ago on Google
Ho
atteso
dalle
13:41
di
lunedì
05/12/2022
fino
alle
00:54
di
martedì
06/12/2022,
senza
fiatare
né
lamentarmi
per
l'attesa,
fiducioso
che
non
appena
fossero
terminate
le
emergenze
in
atto,
sarei
stato
visitato
con
rispetto
e
premura.
Il
personale
infermieristico
che
mi
ha
tastato
nella
zona
interessata
dal
malessere
è
stato
molto
attento
e
professionale.
Non
posso
dire
lo
stesso
della
Dott.ssa
S
P,
che
non
appena
mi
ha
accolto
nell'ambulatorio
2,
ha
ascoltato
col
sorriso
sulle
labbra
le
motivazioni
della
mia
presenza
al
PS.
Dopodiché
mi
ha
iniziato
a
vomitare
addosso
una
serie
di
accuse
a
me
estranee,
essendo
io
un
utente
che
non
si
rivolge
mai
al
Sistema
Sanitario
Nazionale,
fortunatamente.
Mi
ha
accusato
di
rallentare
il
PS
con
la
mia
presenza
e
di
farla
arrivare
stanca
al
momento
di
gestire
le
urgenze
vere.
Ora,
dico
che
la
Dott.ssa
S
P,
si
è
comportata
in
maniera
molto
maleducata
nei
miei
confronti,
poiché
dopo
un’attesa
di
circa
12
ore
in
codice
verde,
durante
le
quali
non
ho
mai
fiatato,
sentirsi
trattato
a
pesci
in
faccia
da
una
professionista
che
svolge
il
suo
lavoro
con
passione
(si
spera),
è
stato
davvero
terrificante.
Lasciatemi
dire
che
il
lavoro
del
medico
è
di
fondamentale
importanza,
ma
non
è
l’unica
professione
al
mondo.
Per
la
soddisfazione
di
qualsiasi
bisogno,
c'è
una
figura
professionale
indicata.
Chi
ha
bisogno
di
nutrirsi,
si
reca
in
un
negozio
di
alimentari,
chi
ha
bisogno
di
organizzare
un
funerale,
si
rivolge
alle
onoranze
funebri,
chi
ha
bisogno
di
tagliarsi
i
capelli,
si
presenta
dal
parrucchiere
e
chi
ha
bisogno
di
distrarsi
con
uno
spettacolo
teatrale,
va
a
teatro.
Ecco,
io,
nel
mio
piccolo,
non
mi
sono
mai
sognato
di
fare
una
ramanzina
(usando
un
termine
eufemistico
al
posto
di
“mangiare
la
faccia”,
come
è
stato
fatto
a
me)
al
pubblico
in
sala,
perché
poco
numeroso
o
poco
accattivante
(per
molti
fare
spettacoli
per
un
pubblico
di
bambini
lo
è
ad
esempio,
ma
non
nel
mio
caso).
Io
eseguo
il
mio
lavoro
al
100%
e
con
il
sorriso
in
qualsiasi
circostanza
e
per
ogni
pubblico,
perché
appunto
amo
il
mio
lavoro
e
lo
svolgo
con
passione,
donando
emozioni,
sia
che
che
in
sala
ci
siano
10
persone,
sia
che
si
tratti
di
un
matinée,
sia
che
si
tratti
della
serata
di
Capodanno,
con
un
pubblico
stra
pagante,
che
pretende
il
massimo.
Questo
per
ripeterle
che,
non
essendo
(fortunatamente)
un
utente
che
intasa
e
rallenta
volontariamente
il
Sistema
Sanitario
Nazionale
(che
sostengo
anch’io
cittadino,
pagando
gli
stipendi
dei
dipendenti
della
Sanità
Pubblica,
come
lei),
mi
sono
rivolto
al
PS,
perché
necessitavo
di
conoscere
urgentemente
la
natura
del
mio
dolore,
temendo
che
potesse
peggiorare
nell’esercizio
della
mia
professione,
che
continuo
a
ribadire
mi
sta
a
cuore
e
non
mi
sognerei
mai
di
mettermi
in
malattia
da
un
giorno
all’altro
per
un’unghia
incarnita
(come
capita
tra
i
dipendenti
pubblici).
Ecco
mai
mi
sarei
immaginato
di
attendere
per
mia
scelta
tutto
il
tempo
necessario
per
essere
visitato
ed
uscirne
sapendone
quanto
prima:
senza
essere
stato
sottoposto
ad
alcun
esame
diagnostico;
senza
aver
avuto
il
risultato
di
alcun
test
(non
so
interpretare
l’esito
di
questo
stick
urine
che
mi
è
stato
fatto);
venendo
trattanti
come
un
idiota
da
una
dipendente
della
pubblica
assistenza
che
deve
tutelare
ogni
cittadino;
dovendo
per
di
più
pagare
una
visita
PS,
che
non
mi
ha
dato
alcun
tipo
di
risposta,
cercando
di
giustificare
frustrazioni
pregresse,
facendole
passare
per
una
vendetta
della
Dott.ssa
S
P
nei
miei
confronti,
lasciandomi
interdetto
e
amareggiato.
A
saperlo,
con
il
costo
di
suddetta
visita,
mi
sarei
rivolto
ad
una
clinica
privata,
per
sollevare
la
Dott.ssa
S
P
dal
suo
incarico
istituzionale.
Mi
auguro
che
questa
segnalazione
non
risulti
come
parole
al
vento.
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