5/5 Antonio D. 2 years ago on Google
Le
Quattro
Colonne
sono
i
quattro
bastioni
angolari
della
torre
di
avvistamento
costiera
conosciuta
come
Torre
del
fiume.
A
differenza
delle
altre
torri
costiere,
questa
era
molto
più
possente,
una
vera
e
propria
fortezza,
costruita
per
difendere
di
una
delle
più
importanti
sorgenti
di
acqua
dolce
della
costa
jonica.
Anticamente
conosciuta
come
Torre
del
Fiume
di
Galatena,
perché
al
lato
della
fortezza,
scorreva
un
tempo
una
sorgente
ricca
di
acqua
dolce
oggi
purtroppo
molto
ridotta.
Fu
costruita
con
lo
scopo
di
vigilare
affinché
i
corsari
non
si
avvicinassero
alla
costa
per
rifornirsi
di
acqua
potabile,
indispensabile
per
le
loro
imprese.
L’approvvigionamento
d’acqua,
per
chi
doveva
restare
in
mare
per
molto
tempo,
rappresentava
un
problema
vitale
anche
per
corsari
e
barbareschi.
Per
questo
motivo
essi
conoscevano
perfettamente
i
punti
della
costa
dove
affiorava
anche
uno
zampillo
d’acqua
che
raggiungevano
rapidamente
e,
dopo
aver
fatto
rifornimento
del
prezioso
liquido,
proseguivano
la
loro
caccia
alle
navi
in
transito
nella
zona
oppure
si
preparavano
a
compiere
attacchi
alle
popolazioni
della
costa,
scegliendo
il
posto
più
favorevole
e
aspettando
il
momento
più
opportuno.
Nel
1565
era
stata
già
eretta
la
Torre
dell’Alto
Lido,
ma
questa
costruzione
ben
presto
si
rivelò
insufficiente
allo
scopo,
in
quanto
era
posta
molto
in
alto
e
distante
un
paio
di
chilometri
dalla
sorgente.
Fu
questo
il
motivo
che
consigliò
l’Università,
il
Vescovo
e
i
nobili
di
Nardò
ad
edificare,
proprio
alla
foce
della
ricca
sorgente
d’acqua,
una
vera
fortezza,
la
cui
sola
vista
doveva
scoraggiare
turchi
e
pirati
del
mare
di
accostarsi
alla
riva
o
addirittura
di
progettare
razzie
nell’interno.
Il
progetto,
straordinariamente
dettagliato,
redatto
dall’architetto
leccese
Giovanni
Perulli,
incaricato
dalla
Sacra
Regia
Provinciale
Audienza
Hidruntina,
venne
consegnato
il
22
novembre
1595
ai
neretini
Angelo
e
Giovanni
Vincenzo
Spaletta,
rispettivamente
padre
e
figlio.
I
lavori
si
prolungarono
per
più
di
dieci
anni,
anche
a
causa
di
molti
dissidi
con
la
Regia
Corte
(che
sospettava
da
parte
degli
assegnatari
l’utilizzo
di
materiali
scadenti,
con
ragionevole
probabilità
di
crollo
della
costruzione)
e
la
litigiosità
degli
Spalletta.
Col
tempo
i
pericoli
provenienti
dal
mare
diminuirono,
e
le
attività
di
controllo
della
torre
erano
indirizzate
verso
gli
atti
di
brigantaggio
e
contrabbando,
soprattutto
di
sale.Il
corpo
centrale,
è
ipotizzabile
che
possa
essere
crollato
a
causa
del
famoso
Terremoto
di
Nardò,
che
si
verificò
il
20
febbraio
del
1743.
Nel
secondo
dopoguerra
la
struttura
interna
fu
svuotata
ed
usata
per
altri
scopi,
dapprima
si
insediò
un
albergo
ristorante
con
palco
e
pista
da
ballo,
il
rinomato
“Quattro
Colonne
Dancing“.
Negli
anni
’60
il
luogo
è
stato
il
punto
di
riferimento
del
Jet
set
salentino
e
pugliese
e
si
sono
esibiti
artisti
di
fama
internazionale
Domenico
Modugno,
Claudio
Villa,
Ray
Charles,
Celentano,
Massimo
Ranieri,
Santo
&
Jhonny,
Bobby
Solo,
Little
Tony,
I
Platters
ed
altri.
La
torre,
con
quelle
di
Squillace
e
di
S.
Caterina,
è
soggetta
a
vincolo
del
ministero
solo
dal
1986,
grazie
alle
segnalazioni
del
circolo
culturale
“Nardò
Nostra”,
che
se
ne
occupò
con
una
mostra
itinerante
e
con
una
pubblicazione
non
più
in
commercio.
Attualmente
il
complesso
fa
parte
di
“Oasi
Quattro
Colonne”,
continuando
nell’attività
di
ristorazione,
sala
ricevimenti
e
music
club.
Tratto
da
Torri
costiere
del
Salento.
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